29 agosto 2010

IPERCOOP DI LIVORNO: SCIOPERO RIUSCITO

Sciopero all'Ipercoop di Livorno per chiedere l'immediata applicazione del CCNL. USB, che ha organizzato lo stato di agitazione parla di un'adesione pressoché totale dei dipendenti interessati.

Il successo di questa battaglia è importante, e pone il sindacato di base in una posizione di avanguardia nella tutela dei diritti dei lavoratori Coop, dopo decenni di stagnazione e connivenza con la dirigenza delle grandi Coop da parte della Cgil-Filcams e degli altri sindacati "autorizzati".


La Rsu USB dell'Ipercoop di Livorno ha dichiarato (ieri in tarda serata in forma immediata) sciopero per l'intera giornata di oggi nei reparti di produzione.

Lo sciopero - tuttora in corso e che ha visto l'adesione pressoché totale dei dipendenti interessati dalla vertenza, tanto che i reparti gastronomia, pescheria, gelateria e cucina del centro commerciale sono chiusi da questa mattina- è stato proclamato per chiedere l'immediata applicazione del CCNL di categoria dopo una lunga trattativa che non ha portato risultati soddisfacenti.

In pratica, nell'Ipercoop di Livorno, ma in generale nella grande distribuzione, i lavoratori svolgono mansioni superiori senza che le stesse siano retribuite. Spesso si tratta di lavoratori Part-Time con anni di anzianità e nessuna prospettiva di aumenti orario, di conseguenza con stipendi che non consentono di arrivare alla fine del mese, ma neanche alla terza settimana.

Le lavoratrici e i lavoratori dell'ipermercato hanno incrociato le braccia contro l'arroganza dell'azienda che non intende riconoscere le professionalità e continua a sfuggire ad un confronto serio con la nostra organizzazione sindacale, in spregio alla democrazia, dato che in molte realtà siamo maggiormente rappresentativi, e contestualmente nega un miglioramento delle condizioni di lavoro imposto dal contratto di categoria.

Da questa mattina le RSU USB presidiano la saletta sindacale dell'Ipermercato per fornire spiegazioni e chiarimenti, contestualmente hanno proclamato lo stato di agitazione (il quale potrà portare ad altre forme di protesta nei prossimi giorni) che si sono dichiarate pronte a revocare in caso di disponibilità aziendale a riavviare un dialogo sull'argomento. Inoltre per lunedì è annunciata un'assemblea dei dipendenti, per valutare quanto accaduto e decidere come proseguire la vertenza.

Unicoop Tirreno sposa in pieno la filosoFIAT, in realtà è già da tempo che rifiuta qualsiasi confronto con i rappresentanti sindacali e procede con scelte unilaterali, in molti casi lascia inapplicato il CCNL di categoria senza il disturbo di dover creare una NEWCO, non ottempera alle sentenze di reintegra della magistratura del lavoro e passa sui diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.

USB respinge al mittente l'attacco ai diritti e al salario delle lavoratrici e dei lavoratori e la riuscita di questo sciopero ne è la dimostrazione. Vedi anche:

28 agosto 2010

USB Lavoro Privato

Ancora agitazioni sindacali all'Ipercoop

1 commento:

Anonimo ha detto...

I DEMANSIONAMENTI O I MANCATI RICONOSCIMENTI DI LIVELLO SONO ALL' ORDINE DEL GIORNO ANCHE IN UNICOOP FIRENZE. QUESTO VALE PER I PUNTI VENDITA
, GLI UFFICI E I MAGAZZINI. QUALCHE VERTENZA INDIVIDUALE è STATA FATTA E CON ESITI POSITIVI, ORA è IL MOMENTO DI FAR SENTIRE CON FORZA LE NOSTRE LECITE RIVENDICAZIONI DURANTE GLI INCONTRI PER IL RINNOVO DELL' INTEGRATIVO AZIENDALE.