04 agosto 2010

SPUNTA UN NUOVO CENTRO COMMERCIALE UNICOOP. ANCORA MISTERIOSA LA CATEGORIA MERCEOLOGICA

Con un escamotage Unicoop Firenze aggira il regolamento comunale di Montevarchi
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Mille e settecento metri quadrati suddivisi in due negozi di media distribuzione, visto che uno solo negozio da 1.700 non sarebbe stato consentito.
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La legge attuale non consentirebbe una furbata simile



Questa pare essere l'ennesima vicenda che porta acqua al mulino di Bernardo Caprotti ed al suo teorema che sostiene un conflitto d'interessi, quindi una commistione, tra Coop e amministrazioni locali di alcune zone d'Italia in fatto di permessi e licenze.

Il regolamento comunale di Montevarchi non permette un centro commerciale da 1.700 metri quadrati perché rientrerebbero nella "grande distribuzione"?

Va beh, ne facciamo uno da 1.000 più uno da 700 e stiamo dentro alla classificazione della "media distribuzione". Dov'è il problema? D'altra il numero 17 si può scomporre in 10+7.

Si, immaginiamo che così avrebbe ragionato anche il nostro Presidente del Consiglio dei Ministri. Tra l'altro anche la tempistica sulle leggi assimila in qualche modo Unicoop Firenze al Cavaliere, dato che oggi, a distanza di pochi mesi dall'ottenimento dei permessi, questa furbata di Unicoop NON sarebbe più consentita dalla legge attuale.

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Montevarchi - Potrebbe essere pronto già per le prossime festività natalizie il nuovo centro commerciale che sta per nascere a due passi dall' Ipercoop, nell'area a nord della città. Massimo riserbo, per ora, sulla destinazione che avrà: pur rientrando nella categoria della media distribuzione, infatti, al momento la tipologia merceologica che sarà messa in vendita resta un'incognita, su cui fra l'altro si rincorrono le voci più disparate.

Dagli elettrodomestici ai mobili, dall'abbigliamento ai complementi d'arredo. Tutto possibile, anche se oggi solo una cosa è certa: IL NUOVO PUNTO VENDITA FARA' PARTE DEL GRUPPO UNICOOP, la società cooperativa che è proprietaria dell' immobile in via di costruzione, nell'area ex Cav.

Un edificio di notevoli dimensioni, visto che in tutto si estenderà su una superficie commerciale di circa mille e settecento metri quadrati. Tanto che, se presa d' insieme, la misura avrebbe collocato il nuovo immobile nella categoria della grande distribuzione.

Un' ipotesi non ammissibile questa: IL REGOLAMENTO COMUNALE STABILISCE INFATTI CHE NEL TERRITORIO MONTEVARCHINO NON POSSANO ESSERE REALIZZATI NUOVI PUNTI DI GRANDE DISTRIBUZIONE, oltre quelli già presenti.

DI QUI LA NECESSITA' DI UN ESCAMOTAGE, RAGGIUNTO GRAZIE ALLA SUDDIVISIONE DELL' INTERO EDIFICIO IN DUE PIANI, ciascuno rispettivamente esteso su 1000 e su 700 metri quadrati. Due piani che dunque, IN DEROGA AL NUOVO REGOLAMENTO SU QUESTO TIPO DI INSEDIAMENTI COMMERCIALI, potranno ospitare due punti vendita classificati come media distribuzione.

Oggi, invece, a distanza di alcuni mesi da quando furono ottenuti i permessi per l' ex Cav, LA LEGGE REGIONALE NON CONSENTIREBBE UN SISTEMA DI QUESTO TIPO, DATO CHE IMPONE LA DISTANZA DI ALMENO 50 METRI, IN LINEA D'ARIA, TRA DUE SUPERFICI DI MEDIA DISTRIBUZIONE.

Intanto nell'area a nord i lavori sono partiti, e con un ritmo piuttosto sostenuto, tanto da far immaginare che già nel giro di qualche settimana lo scheletro esterno della struttura possa essere completato. La decisione sulla destinazione d' uso del centro commerciale, invece, sarà presa in modo definitivo, probabilmente, solo tra qualche mese, anche perchè i tempi buracratici, in questa fase, sono molto brevi.

29 luglio 2010

Glenda venturini

Il Nuovo Corriere di Firenze


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