12 agosto 2010

STRESS SENESI


L’estate di Mussari (Mps) tra vicende bancarie, corse accademiche e rivalità politiche



Pensava di godersi il Palio in santa pace, fresco d’elezione al timone della Confindustria delle banche. Ma all’improvviso l’estate di Giuseppe Mussari, presidente del Monte dei Paschi di Siena e numero uno dell’Abi dallo scorso 15 luglio, è diventata torrida. Venerdì scorso il giovane avvocato calabrese è finito sul registro degli indagati della procura di Siena che sta conducendo un’inchiesta sulla privatizzazione dell’aeroporto senese di Ampugnano. I magistrati gli contestano l’accusa di concorso morale alla turbativa d’asta e falso in atto pubblico nell’ambito della selezione del socio privato dello scalo (individuato poi nel fondo Galaxy). Attualmente sono sedici gli indagati, compreso Mussari, e quattro sono state le perquisizioni compiute nelle sedi di vari organismi senesi legati al progetto Ampugnano, fra cui anche la sede di Mps che aveva gestito la procedura di selezione. Mussari si è subito dichiarato “estraneo alle ipotesi di reato formulate dalla procura di Siena”, esprimendo “la più ferma fiducia nei confronti della magistratura senese”.

Ma il caso Ampugnano non è il solo grattacapo ad arrovellare l’avvocato-banchiere alla vigilia di ferragosto. In realtà, l’altra vicenda che sta tenendo banco in questi giorni nella città del Palio preoccupa più direttamente il fratello Riccardo, docente di Economia aziendale all’Università di Siena e candidato a diventare preside di facoltà con il nuovo rettore Angelo Riccaboni. Venerdì scorso i carabinieri della procura di Siena sono arrivati all’università per sequestrare i faldoni relativi proprio alle ultime elezioni del rettore avvenute il 21 luglio. Il sequestro è avvenuto in seguito a un esposto anonimo giunto a palazzo di giustizia in cui si denuncia un’imperfetta identificazione di coloro che hanno partecipato al voto. Mancherebbero, infatti, i dati anagrafici di quanti lo scorso 21 luglio si sono recati alle urne per eleggere il nuovo rettore: il professor Riccaboni ha vinto per sedici voti sul predecessore Silvano Focardi. Al momento non ci sono iscritti nel registro degli indagati ma la vicenda investe l’ateneo senese dopo le polemiche sul buco di bilancio 2008 e le verifiche fiscali da parte della Guardia di Finanza.

Le grane dell’ateneo si ripercuotono anche sulla politica senese: sono già partite le manovre in vista delle amministrative di primavera 2011. La giunta Cenni è infatti arrivata a fine mandato e nella battaglia fra le due fazioni della sinistra, quella degli ex della Margherita capitanati da Alfredo Monaci e quella guidata da Franco Ceccuzzi del Pd, si è infatti inserita una terza corrente ribattezzata “dei professori” perché fa capo a Luigi Berlinguer, già ministro della Pubblica istruzione nonché rettore dell’università di Siena e oggi presidente della commissione nazionale di garanzia del Partito democratico. Tanto che alle primarie di coalizione che si dovrebbero svolgere in autunno potrebbe presentarsi anche il figlio quarantenne, Aldo.

In questo clima Mussari deve prepararsi agli esami di settembre: il primo, in ordine di tempo, riguarda il rinnovo del contratto di lavoro dei bancari che avrà un peso specifico sui bilanci del sistema con i sindacati già pronti a studiare richieste per le buste paga senza fare sconti ai colossi del credito. Ambienti sindacali parlano di 10 mila esuberi da assorbire nel sistema, compresi i 4.700 tagli di Unicredit. La Fisac-Cgil ha inoltre chiesto l’apertura urgente di un tavolo per discutere del “blocco delle finestre pensionistiche”, previsto dalla manovra del governo, che secondo il sindacato “mette a rischio 16 mila lavoratori, con un costo aggiuntivo per le casse del fondo di circa 360 milioni di euro”. Sulle spalle del presidente dell’Abi ricadono infine le sfide del sistema: dall’impatto della crisi sulle sofferenze di bilancio degli istituti, ai paletti di Basilea 3, dalla sempre vagheggiata Tobin tax ai delicati rapporti con le fondazioni. Nodi decisivi soprattutto in vista di novembre quando il G20 in Corea del Sud varerà il nuovo quadro di regole per i mercati finanziari dalle quali si attendono nuove strette sul fronte della liquidità e dei requisiti patrimoniali delle banche. Novità che Mussari dovrà gestire sia come portabandiera dei banchieri dell’Abi ma anche come presidente del Monte dei Paschi di Siena. Il buon esito degli stress test europei (7 bocciati su 91) non ha infatti convinto tutti. Sotto accusa la scelta dell’Europa di escludere dall’esame le perdite sui bond governativi “in deposito”: se fossero stati considerati, hanno fatto notare gli analisti di Citi, avrebbero decretato la bocciatura di ben 24 banche. Tra queste anche Mps. Ma non solo per questo l’estate a Siena sarà calda. E il Palio c’entra poco.

10 agosto 2010

Camilla Conti

Il Foglio.it

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