18 agosto 2010

MAGAZZINO CONAD MONTOPOLI: LA UILM DICE LA SUA E NOI GLI DICIAMO LA NOSTRA

Ancora polemiche sul caso Conad di Montopoli.
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Questa volta parla la Uilm e quello che dice il segretario non è tutto chiaro, ragion per cui poniamo alcune domande aperte per chi vuol discutere l'argomento



Di seguito pubblichiamo l'intervento riportato da Il Tirreno, di
Marcello Casati, segretario provinciale Uilm Pisa, sulla querelle sindacale che da giorni contrappone Cgil a Cisl derivata dalle gravi irregolarità riscontrate alla cooperativa Alma Group che aveva in appalto il magazzino Conad di Montopoli Valdarno (PI).

Casati sostiene cose condivisibili, quando dice: "il vero problema del magazzino di Montopoli s'inserisce in un contesto più ampio. Il mondo delle cooperative, specialmente in certi settori, è il lontano parente di chi, nella cooperazione, intravedeva un obiettivo sociale e umano di filiera produttiva, per dare il giusto risalto al valore del lavoro."
Altrettanto condivisibile è anche il suo invito a "pensare non solo ai circa 280 del magazzino Conad, ma a tutti quei lavoratori di cooperative, di comodo, i soli a dover essere incazzati di questo pericoloso sistema che ricade inevitabilmente su di loro."

Quello che forse dovrebbe chiarire meglio è, ad esempio, come mai "molte cooperative cercano rapporti con il sindacato e la stessa politica per ottenere dei risultati che altrimenti sarebbe complicato raggiungere."? Che tipo di rapporti cercano queste cooperative, segretario Casati?


E perché, se si denunciano questi rapporti, lei dice di essere amareggiato dalla "dichiarazione rilasciata dal segretario generale della Cgil di Pisa, nella quale si paventa una certa collusione di Cisl e Uil con Alma Group"? Non è quello che, senza far nomi, intende dire anche lei quando parla di cooperative che cercano rapporti con il sindacato? O si riferisce ad altro?

Può darsi poi che certi amministratori locali "non hanno capito o fanno finta di non capire che il vero problema del magazzino di Montopoli s'inserisce in un contesto più ampio. Il mondo delle cooperative [...]". D'accordo che il contesto non si ferma certo alla vicenda Montopoli, basta leggere la cronaca quotidiana, ma non le pare che da qualche parte bisogna iniziare nel far chiarezza sull'opaco e torbido sistema delle coop sociali e degli appalti? Non le sembra un pò generico apppellarsi al contesto più ampio? Insomma, se lei dal suo osservatorio privilegiato è al corrente di altre vicende che coinvolgono
altre coop e altri sindacati, dovrebbe probabilmente evitare di rifugiarsi in frasi come quella ed essere più diretto ed esplicito.

Forse, sempre a beneficio della chiarezza, dovrebbe usare frasi meno sibilline rispetto a "credo sia abbastanza palese a tutti il fatto che «per fare un lauto pranzo s'indica sempre la gallina più grossa». Se qualcuno esce dalla norma, allora scoppia il finimondo e quello che andava bene ieri, o va bene per altre cooperative non va più bene e, come alla Conad, succede il finimondo."


Magari sarà un messaggio codificato e chi doveva intendere avrà inteso. A noi, sicuramente per demerito nostro anche se attenti e interessati lettori di vicende relative alle coop sociali e non, quello che lei trova abbastanza palese ci sembra del tutto oscuro. Ci piacerebbe anche che spiegasse il concetto del lauto pranzo e della gallina grossa, che, le confesseremo, ci ha molto incuriosito.

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SUL CASO DEL MAGAZZINO CONAD C'E' CHI FA FINTA DI NON CAPIRE

Da sindacalista sto seguendo con preoccupazione la vicenda dei circa 280 lavoratori del magazzino Conad di Montopoli. Intervengo nella polemica tra la Cgil da una parte e Cisl e Uil dall'altra, da persona estranea ai fatti dal momento che la categoria della Uil che segue questi lavoratori ha la piena titolarità delle proprie scelte.

La vicenda è uno spunto per riflettere su alcune affermazioni di sindacalisti che, per chi pratica il mondo delle cooperative, incutono perplessità, sconcerto e molta amarezza. In particolare, la dichiarazione rilasciata dal segretario generale della Cgil di Pisa, a una televisione locale, nella quale si paventa una certa collusione di Cisl e Uil con Alma Group, la cooperativa al centro della polemica.

Ad alimentare la polemica si stanno inserendo, incautamente, certi amministratori che non hanno capito o fanno finta di non capire che il vero problema del magazzino di Montopoli s'inserisce in un contesto più ampio. Il mondo delle cooperative, specialmente in certi settori, è il lontano parente di chi, nella cooperazione, intravedeva un obiettivo sociale e umano di filiera produttiva, per dare il giusto risalto al valore del lavoro. Oggi, invece, sempre più spesso spesso, si creano cooperative per sfruttare meglio certe opportunità sia dirette che indirette nei confronti dei dipendenti e dei soci stessi.

Molte cooperative cercano rapporti con il sindacato e la stessa politica per ottenere dei risultati che altrimenti sarebbe complicato raggiungere. E, nella fattispecie, credo sia abbastanza palese a tutti il fatto che «per fare un lauto pranzo s'indica sempre la gallina più grossa». Se qualcuno esce dalla norma, allora scoppia il finimondo e quello che andava bene ieri, o va bene per altre cooperative non va più bene e, come alla Conad, succede il finimondo.

Il mio invito è di abbassare tutti i toni e di pensare non solo ai circa 280 del magazzino Conad, ma a tutti quei lavoratori di cooperative, di comodo, i soli a dover essere "incazzati" di questo
pericoloso sistema che ricade inevitabilmente su di loro.

Per finire due parole alla sindaco di Montopoli Valdarno a cui vorrei poter rispondere con il linguaggio che ha usato nei confronti della Uil, il mio sindacato. Non lo faccio perché ho rispetto per la fascia tricolore che indossa ma la prego, smetta di sognare. Oggi non servono i partigiani, ma persone imparziali capaci di governare democraticamente e con trasparenza.

12 agosto 2010

Marcello Casati - Segretario provinciale Uilm


Il Tirreno

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1 commento:

ZANARDI ha detto...

Caro dott. Casati,
francamente ho difficoltà a decifrare questo suo codice da "pizzino", fatto di galline grosse e di cose che "ieri andavano bene e oggi no".
Se sa di qualcosa legato ad illegalità relative a cooperative lo vada a denunciare come è suo dovere di cittadino e di sindacalista altrimenti stia zitto e cambi mestiere invece di mandare messaggi di "avvertimento" che non la mettono mica in buona luce sa?? Miiinchia!